Il biocontrollo degli insetti rappresenta una strategia avanzata per proteggere piante e colture dai danni causati da insetti parassiti, riducendo l’uso di sostanze chimiche e preservando l’equilibrio dell’ecosistema. Utilizzando microrganismi benefici e rizobatteri come il fungo Beauveria bassiana, otteniamo una biostimolazione naturale delle piante, aumentandone la resistenza e favorendo la qualità delle produzioni.
Principali Parassiti e Strategie di Biocontrollo
Cetonia aurata


La Cetonia aurata è un coleottero polifago facilmente riconoscibile per il caratteristico colore verde-dorato con riflessi metallici. Gli adulti si nutrono degli organi fiorali delle piante, in particolare delle Rosacee, causando la caduta e la necrosi dei fiori. La nostra strategia di biocontrollo si basa sull’uso di prodotti naturali, efficaci e rispettosi dell’ambiente, che consentono di proteggere le piante limitando l’impatto sugli insetti impollinatori come le api.
Cimice Asiatica (Halyomorpha halys)
La Cimice asiatica, originaria dell’Asia orientale, è un parassita invasivo che da diversi anni causa gravi danni alle colture italiane, compresi frutteti (melo, pero, pesco, susino), vite, piante orticole e leguminose. La sua attività provoca deformazioni, decolorazioni e lesioni necrotiche sui frutti, portando alla loro cascola. Per contrastare la cimice, interveniamo nelle fasi di maggiore vulnerabilità del parassita, adottando tecniche di biocontrollo efficaci e rispettose dell’ambiente.
Castnide delle Palme (Paysandisia archon)
Il Castnide delle palme è un lepidottero di origine sudamericana che costituisce una minaccia seria per le palme ornamentali in Italia. Questo parassita scava gallerie nelle foglie e nello stipite delle palme, provocando danni visibili come fori a ventaglio e accumulo di rosura sulla sommità dello stipite. La nostra soluzione prevede l’uso di un palo iniettore specificamente progettato per trattamenti endogeni, massimizzando così l’efficacia e riducendo le perdite.
Coleottero Giapponese (Popillia japonica)



La Popillia japonica, un coleottero della famiglia degli Scarabeidi, è noto per infestare tappeti erbosi, colture erbacee, piante selvatiche, da frutto e ornamentali. Gli adulti divorano le foglie, mentre le larve danneggiano l’apparato radicale. Per controllare la popolazione di questo coleottero, utilizziamo trappole per il monitoraggio e microrganismi per il trattamento biologico, garantendo una gestione sostenibile e a lungo termine.
ZANZARE, MOSCHE E FORMICHE




Pur non avendo un impatto diretto sulle colture, zanzare, mosche e formiche possono causare fastidi e punture all’uomo. La nostra strategia di controllo è basata su tecniche biologiche e alternative ai metodi chimici, assicurando un ambiente più sicuro e piacevole per le attività all’aperto senza rischi per la salute.
Afide Verde (Myzus persicae Sulzer)


L’Afide verde è un insetto fitofago che attacca il pesco e causa deformazioni delle foglie e dei germogli, oltre a essere un vettore di importanti virus. Le infestazioni di Myzus persicae si manifestano con accorciamenti fogliari, necrosi e arresto della crescita. Nel biocontrollo dell’afide verde, utilizziamo formulazioni naturali, salvaguardando la salute delle piante e dell’ambiente.
Limacina della Quercia (Caliroa varipes)


La Limacina della Quercia è un piccolo Imenottero le cui larve vivono, allo stato gregario, sulla pagina fogliare inferiore delle piante ospiti. Le larve provocano tipiche erosioni del mesofillo con il rispetto delle nervature e conseguente intensa scheletrizzazione delle foglie di piante quali querce e pioppi. Non sono generalmente giustificati interventi chimici diretti, solo in caso di forti infestazioni su giovani piante (vivai) si può intervenire con tradizionali insetticidi di contatto o endoterapici.


Mosca dell’Olivo (Bactrocera oleae)
La Mosca dell’olivo è un fitofago molto dannoso per gli oliveti italiani. I danni sono particolarmente gravi quando le infestazioni si verificano tra la fine dell’estate e l’autunno, con significative perdite di prodotto e una qualità inferiore dell’olio. Per contrastare questa minaccia, il biocontrollo combinato con pratiche agronomiche sostenibili permette di ridurre l’impatto delle infestazioni, preservando la qualità della produzione.




